Collana libri d'arte

A settembre 2018 viene pubblicato l’undicesimo volume della collana, il catalogo di una mostra nata da un progetto eccezionale. Due anni prima, infatti, Cornèr Banca si era aggiudicata all’asta la tela di Angelo Morbelli, “Vecchie Calzette”, il sesto dipinto del ciclo che il pittore divisionista aveva intitolato “Il poema della vecchiaia”. Da lì nacque l’idea di reperire le altre cinque opere del ciclo per ricomporlo e presentarlo nuovamente a Venezia, dove era stato esposto nella sua interezza nel 1903. Con la collaborazione della Fondazione Musei Civici di Venezia, la mostra viene allestita alla Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro. Questo insigne pittore divisionista ha saputo interpretare, più di altri, quel senso comune di sofferenza e solitudine che vive nei cuori della povera gente e nel silenzio delle stanze vuote degli ospizi. I testi e le immagini aiutano il lettore ad entrare nel suo animo e ad ammirare la meravigliosa tecnica della sua pittura.

A settembre 2018 viene pubblicato l’undicesimo volume della collana, il catalogo di una mostra nata da un progetto eccezionale. Due anni prima, infatti, Cornèr Banca si era aggiudicata all’asta la tela di Angelo Morbelli, “Vecchie Calzette”, il sesto dipinto del ciclo che il pittore divisionista aveva intitolato “Il poema della vecchiaia”. Da lì nacque l’idea di reperire le altre cinque opere del ciclo per ricomporlo e presentarlo nuovamente a Venezia, dove era stato esposto nella sua interezza nel 1903. Con la collaborazione della Fondazione Musei Civici di Venezia, la mostra viene allestita alla Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Ca’ Pesaro. Questo insigne pittore divisionista ha saputo interpretare, più di altri, quel senso comune di sofferenza e solitudine che vive nei cuori della povera gente e nel silenzio delle stanze vuote degli ospizi. I testi e le immagini aiutano il lettore ad entrare nel suo animo e ad ammirare la meravigliosa tecnica della sua pittura.

Un nuovo progetto editoriale viene portato a termine nel 2015, frutto di un’iniziativa personale del Dr. Paolo Cornaro. La pubblicazione del volume sui fratelli scultori Antonio e Giuseppe Chiattone nasce dal desiderio di portare alla luce due artisti e collezionisti ticinesi, restituendone l’intero percorso biografico e documentandone per la prima volta in modo approfondito le opere realizzate o progettate nel Canton Ticino e a livello internazionale. Questo decimo libro della collana editoriale Cornèr Banca si avvale dell’ampia collaborazione del Museo d’Arte della Svizzera Italiana (MASILugano) e della SUPSI, che ha eseguito il restauro del gesso dell’Imperatrice Elisabetta d’Austria, collocata in precedenza nel cortile del Palazzo Chiattone a Lugano.

Un nuovo progetto editoriale viene portato a termine nel 2015, frutto di un’iniziativa personale del Dr. Paolo Cornaro. La pubblicazione del volume sui fratelli scultori Antonio e Giuseppe Chiattone nasce dal desiderio di portare alla luce due artisti e collezionisti ticinesi, restituendone l’intero percorso biografico e documentandone per la prima volta in modo approfondito le opere realizzate o progettate nel Canton Ticino e a livello internazionale. Questo decimo libro della collana editoriale Cornèr Banca si avvale dell’ampia collaborazione del Museo d’Arte della Svizzera Italiana (MASILugano) e della SUPSI, che ha eseguito il restauro del gesso dell’Imperatrice Elisabetta d’Austria, collocata in precedenza nel cortile del Palazzo Chiattone a Lugano.

Il sessantesimo anniversario di fondazione (2012) viene commemorato attraverso una monografia su Adolfo Feragutti Visconti, illustre pittore ticinese, nato a Pura nel 1850. Oltre a comprendere un considerevole nucleo di opere in collezioni private, la monografia riproduce integralmente i dipinti conservati nelle collezioni pubbliche svizzere, italiane e anche altrove allocate. Si tratta del primo volume che racchiude la produzione complessiva di questo pittore, che completò la sua formazione artistica ed espositiva in Italia, Argentina e altri Paesi. Lo studio ha inoltre condotto a numerose scoperte documentarie.

Il sessantesimo anniversario di fondazione (2012) viene commemorato attraverso una monografia su Adolfo Feragutti Visconti, illustre pittore ticinese, nato a Pura nel 1850. Oltre a comprendere un considerevole nucleo di opere in collezioni private, la monografia riproduce integralmente i dipinti conservati nelle collezioni pubbliche svizzere, italiane e anche altrove allocate. Si tratta del primo volume che racchiude la produzione complessiva di questo pittore, che completò la sua formazione artistica ed espositiva in Italia, Argentina e altri Paesi. Lo studio ha inoltre condotto a numerose scoperte documentarie.

Il cinquantacinquesimo anniversario di fondazione (2007) vede la pubblicazione di un volume che enfatizza il valore artistico della raffinata collezione d’arte di Eugenio Balzan e dà altresì risalto agli intrecci culturali esistenti tra il Canton Ticino e la Lombardia, nella prima metà del Novecento. Grazie alla disponibilità della Fondazione Internazionale Balzan, proprietaria della collezione, nasce la prima presentazione scientifica dell’intero corpus della raccolta. La vocazione al mecenatismo e collezionismo del Balzan, già direttore amministrativo del “Corriere della Sera”, prosegue anche dopo il suo trasferimento in Svizzera, nel 1933. I dipinti che entrano a far parte della sua collezione si collocano tra la metà dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento.

Il cinquantacinquesimo anniversario di fondazione (2007) vede la pubblicazione di un volume che enfatizza il valore artistico della raffinata collezione d’arte di Eugenio Balzan e dà altresì risalto agli intrecci culturali esistenti tra il Canton Ticino e la Lombardia, nella prima metà del Novecento. Grazie alla disponibilità della Fondazione Internazionale Balzan, proprietaria della collezione, nasce la prima presentazione scientifica dell’intero corpus della raccolta. La vocazione al mecenatismo e collezionismo del Balzan, già direttore amministrativo del “Corriere della Sera”, prosegue anche dopo il suo trasferimento in Svizzera, nel 1933. I dipinti che entrano a far parte della sua collezione si collocano tra la metà dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento.

Nel 2002 la banca celebra il cinquantesimo anniversario della sua fondazione attraverso un’iniziativa editoriale di grande rigore: la scelta di studiare le collezioni del Museo Vela, nate per volontà dei tre artisti ticinesi Vincenzo, Lorenzo e Spartaco Vela. Essa rientra perfettamente nella collana di pubblicazioni dedicate al collezionismo privato nel Canton Ticino. Rappresenta, inoltre, la prima occasione di analisi a tutto campo delle cinque principali collezioni conservate nella villa che fu di Vincenzo Vela. Il libro colma quindi una lacuna e rende per la prima volta giustizia dell’alto valore artistico, storico e culturale del Museo Vela.

Nel 2002 la banca celebra il cinquantesimo anniversario della sua fondazione attraverso un’iniziativa editoriale di grande rigore: la scelta di studiare le collezioni del Museo Vela, nate per volontà dei tre artisti ticinesi Vincenzo, Lorenzo e Spartaco Vela. Essa rientra perfettamente nella collana di pubblicazioni dedicate al collezionismo privato nel Canton Ticino. Rappresenta, inoltre, la prima occasione di analisi a tutto campo delle cinque principali collezioni conservate nella villa che fu di Vincenzo Vela. Il libro colma quindi una lacuna e rende per la prima volta giustizia dell’alto valore artistico, storico e culturale del Museo Vela.

L’8 novembre 1999 viene inaugurata la nuova sede ristrutturata di Via Canova, una data scelta volutamente in ricordo di quell’8 novembre del 1945, quando il fondatore dell’istituto, Vittorio Cornaro, arrivò per la prima volta a Lugano. Nel corso di una bellissima cerimonia svoltasi all’interno della sede stessa, viene presentato un nuovo libro d’arte, un’opera fondamentale per la storia artistica del nostro Cantone. Si tratta infatti del catalogo ragionato dell’artista Luigi Rossi, una delle maggiori presenze artistiche del secondo Ottocento ticinese e lombardo. In questo volume, il pittore, nato a Cassarate nel 1853, spazia con le sue opere dal realismo dell’esordio al simbolismo della sua maturità.

L’8 novembre 1999 viene inaugurata la nuova sede ristrutturata di Via Canova, una data scelta volutamente in ricordo di quell’8 novembre del 1945, quando il fondatore dell’istituto, Vittorio Cornaro, arrivò per la prima volta a Lugano. Nel corso di una bellissima cerimonia svoltasi all’interno della sede stessa, viene presentato un nuovo libro d’arte, un’opera fondamentale per la storia artistica del nostro Cantone. Si tratta infatti del catalogo ragionato dell’artista Luigi Rossi, una delle maggiori presenze artistiche del secondo Ottocento ticinese e lombardo. In questo volume, il pittore, nato a Cassarate nel 1853, spazia con le sue opere dal realismo dell’esordio al simbolismo della sua maturità.

Cornèr Banca pubblica un nuovo volume verso la fine del 1996, per commemorare i quarantacinque anni dalla fondazione (3 luglio 1997). Il libro si propone sia come omaggio alla tradizione del collezionismo d’arte ticinese, sia come contributo scientifico alla conoscenza in un ambito particolarmente significativo della cultura figurativa del XVIII secolo. Non esisteva in precedenza un repertorio delle collezioni private nel Cantone e, pertanto, questo volume colma in parte questa lacuna, attraverso il censimento delle opere del secondo Ottocento presenti presso famiglie ed enti privati.

Cornèr Banca pubblica un nuovo volume verso la fine del 1996, per commemorare i quarantacinque anni dalla fondazione (3 luglio 1997). Il libro si propone sia come omaggio alla tradizione del collezionismo d’arte ticinese, sia come contributo scientifico alla conoscenza in un ambito particolarmente significativo della cultura figurativa del XVIII secolo. Non esisteva in precedenza un repertorio delle collezioni private nel Cantone e, pertanto, questo volume colma in parte questa lacuna, attraverso il censimento delle opere del secondo Ottocento presenti presso famiglie ed enti privati.

Nel 1992, in occasione del quarantesimo anniversario di fondazione, Cornèr Banca decide di festeggiare con una pubblicazione dedicata alle porcellane di Meissen. Partendo dalle sue origini nell’antica Cina, lo studio si sofferma sulla prima metà del XVIII secolo, l’epoca della manifattura di Meissen. Il prof. Enrico Caviglia realizza un vero trattato tecnico-storico sulla porcellana, ponendo altresì l’obiettivo su un’altra preziosissima raccolta privata presente nel nostro paese. A distanza di pochi mesi dalla scomparsa del fondatore dell’istituto, questo libro testimonia anche la volontà di proseguire sul solco da lui tracciato in ambito culturale.

Nel 1992, in occasione del quarantesimo anniversario di fondazione, Cornèr Banca decide di festeggiare con una pubblicazione dedicata alle porcellane di Meissen. Partendo dalle sue origini nell’antica Cina, lo studio si sofferma sulla prima metà del XVIII secolo, l’epoca della manifattura di Meissen. Il prof. Enrico Caviglia realizza un vero trattato tecnico-storico sulla porcellana, ponendo altresì l’obiettivo su un’altra preziosissima raccolta privata presente nel nostro paese. A distanza di pochi mesi dalla scomparsa del fondatore dell’istituto, questo libro testimonia anche la volontà di proseguire sul solco da lui tracciato in ambito culturale.

1987: Cornèr Banca compie trentacinque anni e decide di festeggiare questo anniversario pubblicando un libro di grande valore, sia artistico che culturale. Attingendo alla collezione di acquarelli del Barone Thyssen-Bornemisza, allora residente presso Villa Favorita a Lugano, il volume raccoglie, riprodotte in quadricromia, le opere della non molto conosciuta ma pregevole collezione. Si tratta di descrizioni e illustrazioni di disegni scenici e costumi di proprietà del barone, riuniti nel suo possedimento inglese di Daylesford.

1987: Cornèr Banca compie trentacinque anni e decide di festeggiare questo anniversario pubblicando un libro di grande valore, sia artistico che culturale. Attingendo alla collezione di acquarelli del Barone Thyssen-Bornemisza, allora residente presso Villa Favorita a Lugano, il volume raccoglie, riprodotte in quadricromia, le opere della non molto conosciuta ma pregevole collezione. Si tratta di descrizioni e illustrazioni di disegni scenici e costumi di proprietà del barone, riuniti nel suo possedimento inglese di Daylesford.

Nel 1982 la collana dedicata alle collezioni presenti nel nostro Cantone si arricchisce di un nuovo libro, nuovamente rivolto allo studio dell’antichità. Il volume che onora i trent’anni dell’istituto deve la sua realizzazione ad un anonimo collezionista, che ha reso possibile studiare uno dei campi dell’arte asiatica meno noti al grande pubblico. Questo genere di espressione artistica ha sempre posto grandi problemi di classificazione, per cui la stesura del testo del prof. Piriya Krairiksh assume un valore speciale, in un ambito assai controverso. Pezzi rarissimi, inediti e difficilmente classificabili per stile e datazione.

Nel 1982 la collana dedicata alle collezioni presenti nel nostro Cantone si arricchisce di un nuovo libro, nuovamente rivolto allo studio dell’antichità. Il volume che onora i trent’anni dell’istituto deve la sua realizzazione ad un anonimo collezionista, che ha reso possibile studiare uno dei campi dell’arte asiatica meno noti al grande pubblico. Questo genere di espressione artistica ha sempre posto grandi problemi di classificazione, per cui la stesura del testo del prof. Piriya Krairiksh assume un valore speciale, in un ambito assai controverso. Pezzi rarissimi, inediti e difficilmente classificabili per stile e datazione.

Il 1977 è l’anno del venticinquesimo anniversario di fondazione e, come da tradizione, Cornèr Banca decide di celebrare questa ricorrenza con una nuova iniziativa editoriale. Proseguendo il percorso avviato cinque anni prima, pone la lente su una collezione di vasi molto antichi e di grande valore. Le collezioni ticinesi raggruppano ben 13 di queste opere d’arte d’età compresa tra i 2400 e i 2500 anni. L’autrice della monografia sugli Stamnoi, oltre a presentare queste insigni testimonianze dell’antichità, pone in rilievo anche le implicazioni religiose e culturali insite in questi capolavori.

Il 1977 è l’anno del venticinquesimo anniversario di fondazione e, come da tradizione, Cornèr Banca decide di celebrare questa ricorrenza con una nuova iniziativa editoriale. Proseguendo il percorso avviato cinque anni prima, pone la lente su una collezione di vasi molto antichi e di grande valore. Le collezioni ticinesi raggruppano ben 13 di queste opere d’arte d’età compresa tra i 2400 e i 2500 anni. L’autrice della monografia sugli Stamnoi, oltre a presentare queste insigni testimonianze dell’antichità, pone in rilievo anche le implicazioni religiose e culturali insite in questi capolavori.

A distanza di sei anni dall’uscita dell’ultimo volume, Cornèr Banca decide di avviare una nuova collana di libri dedicati alle collezioni esistenti nel Canton Ticino, per mettere in luce parte del patrimonio artistico presente nel nostro paese, molto spesso inedito. Nell’estate del 1972 pubblica questo raffinato volume, composto da ventiquattro tavole a colori, una presentazione di Brenno Galli e un ragionamento sulle opere illustrate scritto dallo specialista Wang Chi-Chien di New York. Una raccolta pregiata e unica nel suo genere.

A distanza di sei anni dall’uscita dell’ultimo volume, Cornèr Banca decide di avviare una nuova collana di libri dedicati alle collezioni esistenti nel Canton Ticino, per mettere in luce parte del patrimonio artistico presente nel nostro paese, molto spesso inedito. Nell’estate del 1972 pubblica questo raffinato volume, composto da ventiquattro tavole a colori, una presentazione di Brenno Galli e un ragionamento sulle opere illustrate scritto dallo specialista Wang Chi-Chien di New York. Una raccolta pregiata e unica nel suo genere.

L’occasione per completare con un terzo libro, imperniato sulle xilografie del Patocchi, il percorso iniziato nel 1958 giunge nel 1966: il 15 dicembre Cornèr Banca inaugura, quale prima banca nel Canton Ticino, un proprio centro elettronico con l’allora modernissimo calcolatore IBM 370. Il nuovo volume viene pubblicato “affinché il progredire della banca e le conquiste della scienza siano ricordate con l’intramontabile espressione dell’arte”.

L’occasione per completare con un terzo libro, imperniato sulle xilografie del Patocchi, il percorso iniziato nel 1958 giunge nel 1966: il 15 dicembre Cornèr Banca inaugura, quale prima banca nel Canton Ticino, un proprio centro elettronico con l’allora modernissimo calcolatore IBM 370. Il nuovo volume viene pubblicato “affinché il progredire della banca e le conquiste della scienza siano ricordate con l’intramontabile espressione dell’arte”.

Il 3 luglio 1962 Cornèr Banca celebra il decimo anniversario di fondazione, proseguendo la tradizione di dar voce e corpo alla cultura e all’arte ticinese. A complemento del 1° volume edito nel 1958, viene pubblicato il secondo libro dedicato ai monumenti storici del Canton Ticino, che si avvale nuovamente delle xilografie del grande scultore e illustratore giunto a Lugano nel 1915 da Basilea, dove era nato nel 1907.

Il 3 luglio 1962 Cornèr Banca celebra il decimo anniversario di fondazione, proseguendo la tradizione di dar voce e corpo alla cultura e all’arte ticinese. A complemento del 1° volume edito nel 1958, viene pubblicato il secondo libro dedicato ai monumenti storici del Canton Ticino, che si avvale nuovamente delle xilografie del grande scultore e illustratore giunto a Lugano nel 1915 da Basilea, dove era nato nel 1907.

Pubblicato nel 1960, quale strenna natalizia, si tratta di uno studio approfondito sulla figura del Generale Mainoni scritto dall’Abate Louis Delcros. Attraverso la sua narrazione, si trovano numerose pagine dedicate a fatti ed episodi luganesi, rispondenti all’intento di Cornèr Banca di avvicinarsi alla cittadinanza con una storia ed un volume assolutamente originali.

Pubblicato nel 1960, quale strenna natalizia, si tratta di uno studio approfondito sulla figura del Generale Mainoni scritto dall’Abate Louis Delcros. Attraverso la sua narrazione, si trovano numerose pagine dedicate a fatti ed episodi luganesi, rispondenti all’intento di Cornèr Banca di avvicinarsi alla cittadinanza con una storia ed un volume assolutamente originali.

Il 1° dicembre 1958, Cornèr Banca inaugura la nuova sede di via Canova 16, dov’è tuttora ubicata la Casa Madre. Il Consiglio di amministrazione decide, in tale occasione, di rendere omaggio alla genialità creativa del Canton Ticino, pubblicando le xilografie appositamente incise da Aldo Patocchi, che riproducono i monumenti storici più prestigiosi presenti sul nostro territorio. Con questa prima iniziativa, la banca avvia una lunga serie di pubblicazioni artistiche coincidenti con momenti qualificanti delle proprie attività e della propria storia.

Il 1° dicembre 1958, Cornèr Banca inaugura la nuova sede di via Canova 16, dov’è tuttora ubicata la Casa Madre. Il Consiglio di amministrazione decide, in tale occasione, di rendere omaggio alla genialità creativa del Canton Ticino, pubblicando le xilografie appositamente incise da Aldo Patocchi, che riproducono i monumenti storici più prestigiosi presenti sul nostro territorio. Con questa prima iniziativa, la banca avvia una lunga serie di pubblicazioni artistiche coincidenti con momenti qualificanti delle proprie attività e della propria storia.